Giardini Mon Plaisir – B&B di charme a Trapani

Cosa Vedere In Due Giorni A Trapani

Itinerario che vi guiderà alla scoperta della città
e delle sue attrazioni più famose

Chiamata anche “città dei due mari” per via di una lingua di terra che sembra dividere il Mar Tirreno dal Mar Ionio, Trapani è famosa per la sua meravigliosa costa, intervallata com’è da baie incantevoli, ma non offre solo un bel mare e spiagge da cartolina. Meta ricca di fascino, storia e cultura, la città presenta un’infinità di cose da vedere: ogni angolo del suo territorio nasconde segreti e storie che meritano di essere scoperte.

Avete solo 2 giorni a disposizione per scoprire Trapani? Ecco per voi un interessante ed appassionante itinerario che vi guiderà alla scoperta della città e delle sue attrazioni più famose: luoghi unici e molto suggestivi che arricchiranno la vostra permanenza da noi e renderanno la vostra vacanza un’esperienza indimenticabile.

LA TUA GUIDA GRATUITA PER VISITARE TRAPANI IN DUE GIORNI

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per scoprire il West Sicily!

Primo Giorno

Il nostro itinerario alla scoperta di Trapani inizia con una visita al Santuario di Maria Santissima Annunziata, denominato anche nella devozione popolare Santuario della “Madonna di Trapani”, che rappresenta il più importante nucleo storico-artistico al di fuori delle mura della città antica. Situato a pochi passi dalla nostra villa, inizialmente era una piccola cappella, costruita nella metà del 1200, intorno alla quale più tardi vi fu costruita una chiesa più grande che l’ha inglobata. Il santuario così come lo vediamo oggi risale al Settecento ed è il risultato di rifacimenti ed ampliamenti ad opera di Giovanni Biagio Amico, uno dei più importanti architetti del barocco siciliano. Al suo interno si possono ammirare un gran numero di pregevoli opere d’arte.

Nella chiesa si trovano alcune cappelle di notevole interesse storico ed artistico quali: la Cappella della Madonna di Trapani, disegnata e realizzata dall’architetto Simone Vaccara nel 1530 in stile rinascimentale, che custodisce la statua della Madonna di Trapani, scolpita dalla maestria di Nino Pisano; la Cappella dei Marinai, un vero e proprio gioiello rinascimentale, costruita interamente in tufo, con nicchie e mezze cupole a conchiglia; e la Cappella di S. Alberto, patrono della città, che accoglie la statua del Santo, opera datata del 1752 degli argentieri trapanesi Vincenzo Bonaiuto e Michele Tamburello. Adiacente al santuario il Museo Agostino Pepoli, con raccolte di scultura, pittura e archeologia, dove si possono ammirare dei veri e propri capolavori come il “San Francesco riceve le stimmate”, dipinto da Tiziano intorno al 1525.

Primo Giorno

Il nostro itinerario alla scoperta di Trapani inizia con una visita al Santuario di Maria Santissima Annunziata, denominato anche nella devozione popolare Santuario della “Madonna di Trapani”, che rappresenta il più importante nucleo storico-artistico al di fuori delle mura della città antica. Situato a pochi passi dalla nostra villa, inizialmente era una piccola cappella, costruita nella metà del 1200, intorno alla quale più tardi vi fu costruita una chiesa più grande che l’ha inglobata. Il santuario così come lo vediamo oggi risale al Settecento ed è il risultato di rifacimenti ed ampliamenti ad opera di Giovanni Biagio Amico, uno dei più importanti architetti del barocco siciliano. Al suo interno si possono ammirare un gran numero di pregevoli opere d’arte.

Nella chiesa si trovano alcune cappelle di notevole interesse storico ed artistico quali: la Cappella della Madonna di Trapani, disegnata e realizzata dall’architetto Simone Vaccara nel 1530 in stile rinascimentale, che custodisce la statua della Madonna di Trapani, scolpita dalla maestria di Nino Pisano; la Cappella dei Marinai, un vero e proprio gioiello rinascimentale, costruita interamente in tufo, con nicchie e mezze cupole a conchiglia; e la Cappella di S. Alberto, patrono della città, che accoglie la statua del Santo, opera datata del 1752 degli argentieri trapanesi Vincenzo Bonaiuto e Michele Tamburello. Adiacente al santuario il Museo Agostino Pepoli, con raccolte di scultura, pittura e archeologia, dove si possono ammirare dei veri e propri capolavori come il “San Francesco riceve le stimmate”, dipinto da Tiziano intorno al 1525.

Primo Giorno

Dopo aver visitato il santuario e il museo vi consigliamo una bella passeggiata per le vie del centro storico di Trapani, che è tutto un susseguirsi di edifici storici dal valore artistico elevato. Mentre si cammina ci si imbatte in testimonianze di diversi stili e periodi. In particolare, il centro storico pullula di chiese che meritano di essere visitate come la Chiesa di Santa Maria del Gesù, uno straordinario esempio di architettura rinascimentale, al cui interno è conservata una delle opere più belle di Andrea della Robbia, la “Madonna degli Angeli”. Da non perdere anche: la Chiesa di San Nicola, una delle più antiche della città, dove sono custoditi autentici tesori come i sarcofagi romani nelle catacombe; e la Chiesa del Purgatorio, la cui particolarità è data dall’insieme di stili con il quale venne edificata.

Secondo Giorno

Trapani è conosciuta anche come la “città del sale” e il secondo giorno del nostro itinerario non poteva che iniziare con una visita alla Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, una meravigliosa area protetta che si estende per circa 986 ettari. Tra le ultime rimaste in attività in Sicilia, le saline sono presenti nel territorio da secoli, infatti, la raccolta del sale in quest’area risale probabilmente al tempo dei Fenici. Si tratta di un luogo di grande fascino, impreziosito dai mulini a vento sul mare, le cui pale creano un affascinante gioco di luci ed ombre riflesse. Esse rappresentano un habitat unico per diverse specie di vegetali e animali, soprattutto uccelli, tra i quali spiccano i fenicotteri rosa. Inoltre, in quest’area cresce la salicornia, detta pure asparago di mare, un’erba selvatica utilizzata come ingrediente pregiato in molti ristoranti rinomati. All’interno della riserva si trova anche il Museo del Sale, ospitato in un antico mulino a vento, che ripercorre le tappe e le vicende di una storia lunga secoli e secoli.

Secondo Giorno

Trapani è conosciuta anche come la “città del sale” e il secondo giorno del nostro itinerario non poteva che iniziare con una visita alla Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, una meravigliosa area protetta che si estende per circa 986 ettari. Tra le ultime rimaste in attività in Sicilia, le saline sono presenti nel territorio da secoli, infatti, la raccolta del sale in quest’area risale probabilmente al tempo dei Fenici. Si tratta di un luogo di grande fascino, impreziosito dai mulini a vento sul mare, le cui pale creano un affascinante gioco di luci ed ombre riflesse. Esse rappresentano un habitat unico per diverse specie di vegetali e animali, soprattutto uccelli, tra i quali spiccano i fenicotteri rosa. Inoltre, in quest’area cresce la salicornia, detta pure asparago di mare, un’erba selvatica utilizzata come ingrediente pregiato in molti ristoranti rinomati. All’interno della riserva si trova anche il Museo del Sale, ospitato in un antico mulino a vento, che ripercorre le tappe e le vicende di una storia lunga secoli e secoli.

Secondo Giorno

L’itinerario alla scoperta di Trapani si conclude con la visita di Erice, un incantevole borgo medievale dal fascino senza tempo situato a pochi km dalla nostra villa. Inserito tra “I borghi più belli d’Italia”, sorge sulla cima del Monte San Giuliano, da cui è possibile ammirare panorami di eccezionale ampiezza: la città di Trapani, le saline, le isole Egadi, i paesaggi agrari dell’entroterra e il promontorio di Capo San Vito. Il monumento simbolo del paese è il suggestivo Castello di Venere, di epoca normanna, che ingloba parti dell’antico tempio di Venere Ericina, dea particolarmente venerata nell’antichità. Accanto alle torri del castello si trova il Balio, un bellissimo giardino all’inglese da cui si gode di una meravigliosa vista panoramica. Erice è celebre per le sue chiese, tra le quali spicca la splendida Chiesa Madre, dedicata alla Vergine dell’Assunta, costruita nel Trecento con materiale proveniente dal tempio di Venere. Tra le opere conservate al suo interno si segnalano una “Madonna” in marmo del XV secolo e una pala marmorea dei primi anni del Cinquecento. Da non perdere anche: le mura ciclopiche elimo-fenicio risalenti al VIII-VII sec. a.C.; i ruderi del Monastero del Santissimo Salvatore, la Chiesa di San Martino e la Chiesa di San Giuliano.

Trapani è un vero e proprio museo a cielo aperto che aspetta solo di essere scoperto!

Segesta

Segesta il palcoscenico di una storia affascinante Segesta si trova nella zona nord-occidentale della Sicilia e sorge sul Monte Barbaro, a poca distanza da Alcamo

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